INIZIATIVA SPECIALE: FACCIAMO SCUOLA
Fare anima in educazione: la Presenza, coltivare lo sguardo
con Sara Costanzo
Sabato 23 Novembre ore 17.00 Palazzo dei Congressi SALA C
Il tema del momento presente è centrale in tutte le grandi tradizioni spirituali e concerne la capacità di stare il più possibile nel Qui e Ora.
Dimorare nel presente rientra in una ecologia profonda delle relazioni: uscire dalla confusione e dal disorientamento ci apre ad una spaziosità e ad un’ampiezza di sguardo, capace di includere con più rispetto e più autenticità, se stessi, l’altro e il mondo di cui facciamo parte. Apprendere quest’arte significa generare trasformazioni profonde dentro la propria vita.
La Presenza ci “risveglia”, ci fa essere attenti. Coltivare la Presenza è fondamentale per ritrovare la nostra capacità di osare. La passività infatti è l’atteggiamento radicalmente opposto alla contemplazione.
Fulcro del lavoro educativo è il riconoscimento dell’altro come vero e proprio esercizio di attenzione. La pratica della Presenza ci permette di avere una postura educativa che si pone “controcorrente” rispetto alle forme del vivere di oggi. Non si abita la Presenza infatti, se si va di fretta: occorre coltivare la capacità di vedere, rendere attento lo sguardo, rallentare, sgomberare il superfluo, meditare l’incontro con l’altro, imparare ad ospitare. Senza la capacità interna di adesione consapevole a quello che c’è – che può essere un posto gradevole ma anche un’esperienza di fatica e di dolore – questo miracolo della Presenza non può darsi. E per essere totalmente dove siamo, è necessario ri-guardare con cura noi stessi e anche il mondo di cui facciamo parte. Allenare lo sguardo a ciò che c’è.
La Scuola è una terra di incontri e collisioni fra coloro che la vivono. Educatori ed educandi. Insegnanti ed allievi. Il diffuso nervosismo che si respira oggi non solo nella scuola ma anche in famiglia, corrisponde da una parte al diffuso nervosismo istituzionale. Entro questa costellazione, la Presenza è un invito coraggioso ad una nuova ecologia delle relazioni. Facendo riferimento ai programmi educativi, la pratica della Presenza può divenire un’abilità da integrare nelle materie di studio. L’insegnante può aiutare i bambini e gli adolescenti a comprendere meglio l’importanza dell’essere presenti e diventa mentore attraverso la consapevolezza del corpo e delle emozioni. Occorre coltivare una nuova sensibilità, essere fedeli alle immagini che ci arrivano- come suggerisce James Hillman – immagini interiori e quelle dell’altro, della realtà in cui siamo calati. E’ importante educarci alla sosta, alla “radura”, a dilatare uno spazio interno – ed esterno – dove possiamo fermarci silenziosamente.
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