Finalmente ci siamo! I preparativi sono stati fatti e non rimane che godersi il bagno di folla al Festival di Scirarindi. I consigli dati in precedenza dovrebbero avervi dato una mano ad organizzare le piccole cose per le quali sembra non esserci mai tempo sufficiente.
Continuiamo allora con un’altra serie di consigli per sintetizzare le cose che potete fare durante il festival per massimizzare la vostra presenza. Si tratta di un elenco di cinque cose facili, da mettere in pratica subito.
Ad esempio assicurarsi che lo spazio espositivo sia sempre pulito e ordinato, perché la prima impressione è quella che conta e a nessuno piace vedere tazze e bicchieri sporchi lasciati in giro.
Un altro consiglio è quello di attirare una piccola folla al proprio stand, perché la gente è curiosa e si vorrà avvicinare per sapere cosa c’è. Usate ogni occasione che vi si presenta per mettervi a chiacchierare con il pubblico, fate vedere il funzionamento dei vostri prodotti, preparate un powerpoint (con belle foto dei vostri prodotti) da far girare di continuo in un laptop o tablet che lascerete in vista.
Ricordate che il festival è un’occasione preziosa per incontrare persone che servono il vostro stesso pubblico: andate a conoscere i vicini di stand, presentatevi, raccontate cosa fate. Chi lo sa, potreste lavorare ad un progetto comune in futuro, magari condividere lo spazio per un altro evento.
Il festival è anche luogo di scambi sui socials, non perdete questa opportunità per far sentire la vostra voce (e mostrare servizi e prodotti), prendete parte alla conversazione! Scrivete i gli indirizzi Facebook, Twitter etc su un cartello e teneteli bene in vista, insieme a #scirarindi17 Se pensate di non aver tempo o se i socials vi spaventano, portatevi dietro nipoti e figli adolescenti e chiedete a loro di postare per voi durante i due giorni del festival.
Infine ricordate di lasciare aperto sul banco un quaderno in cui invitate il pubblico a lasciare commenti e opinioni.
Bene, non mi resta che augurarvi ancora buon festival e ci vediamo a Scirarindi!
Cristina Marras