Eraldo Affinati, ospite a Scirarindi all’interno dell’iniziativa speciale “Facciamo Scuola” spiega le radici della sua doppia vocazione, letteraria e pedagogica: dalla Città dei Ragazzi, dove è stato docente per tanti anni, alla Scuola Penny Wirton, da lui fondata insieme alla moglie Anna Luce Lenzi, per l’insegnamento della lingua italiana ai migranti.

La responsabilità del futuro, incontro con  Eraldo Affinati

Sabato 1 dicembre Ore 18.30 sala A, Palazzo dei Congressi

Lo scrittore racconta i viaggi in Marocco e Gambia insieme ai suoi studenti, dai quali sono nati due romanzi (La città dei ragazzi Vita di vita) e un docu-film prodotto da Tv 2000, In viaggio con Mohamed. Senza dimenticare il viaggio ad Auschwitz, sulle tracce del nonno partigiano e della madre fuggita dal treno della deportazione, presente in Campo del sangueTutti i nomi del mondo, testo chiave del suo percorso narrativo, è concepito come un fantastico appello delle persone più significative. Fra gli incontri decisivi ci sono Dietrich Bonhoeffer e Don Lorenzo Milani, al centro di altri libri fondamentali.

La scuola per Affinati, come dimostra anche l’Elogio del ripetente, resta il luogo di massima resistenza etica contemporanea, dove praticare la vera integrazione dei ragazzi immigrati, conquistare la legittimità della parola, puntare sulla qualità della relazione umana. Soltanto così potremo gettare le basi per una nuova Europa assumendoci davvero la responsabilità del futuro. Nel Sogno di un’altra scuola, sua ultima opera, Eraldo Affinati torna su Don Milani. Per raccontare ai ragazzi la vita del priore di Barbiana, sacerdote e profeta, si è fatto aiutare da sei adolescenti davvero speciali: Tao, Amina, Mohamed, Romoletto, Manuela e Sofia. Ognuno di loro scopre così il famoso maestro toscano, dai giorni lontani in cui era solo un bambino ricco e privilegiato, fino a quando, schierandosi dalla parte dei poveri, è diventato uno dei più importanti personaggi dei nostri tempi: araldo e messaggero di un modo assolutamente nuovo di concepire la scuola, la religione, la politica e perfino la maniera di stare insieme.

I capitoli, brevi e concisi, diventano validi esempi di lezioni interattive, utilizzabili in classe, dove gli studenti, con la freschezza e l’entusiasmo che li contraddistingue, fanno domande e commenti per approfondire le varie fasi di una straordinaria avventura umana. Alla fine anche l’autore riconosce di aver composto il libro insieme agli scolari, un po’ come fece don Milani nella sua opera più nota: “Lettera a una professoressa”

L’iniziativa fa parte delle proposte culturali del Festival Scirarindi, in programma l’1 e 2 dicembre a Cagliari

Chi è Eraldo Affinati

Eraldo Affinati