Ecoturismo Sardegna.com

Per una rete collaborativa per il turismo responsabile

Un possibile Manifesto Condiviso per creare processi trasformativi tra comunità impegnate a svilupparsi sostenibilmente.

Costruiamo relazioni, Co-creiamo Visioni, Concordiamo azioni,

Condividiamo emozioni

a cura di :

R.0.S.E. Rete Operatori Ecoturismo Sardegna

Questo è un invito a unirsi alle persone e organizzazioni che spontaneamente e dal basso vogliono creare un ecosistema abilitante che favorisca l’incontro e la collaborazione tra culture complesse attraverso il turismo responsabile unito allo sviluppo sostenibile delle nostre comunità per promuovere il bene comune.

La proposta è di impegnarsi direttamente per creare una rete di vera collaborazione e interdipendenza, in maniera da considerare il turismo in modo olistico e sistemico come una azione consapevole di crescita personale e culturale che avvantaggi i viaggiatori, le comunità ospitanti e chi offra prodotti e servizi accessibili e di qualità.

L’intento è quello di costruire un primo Manifesto per l’Ecoturismo sostenibile in Sardegna sulla base del quale sviluppare una piattaforma collaborativa che renda visibile l’offerta collettiva e supporti progetti di sviluppo locale in cui le comunità ospitanti coinvolte possano crescere in maniera armonica e, appunto, ecologica.

Il Manifesto per l’ecoturismo in Sardegna vuole essere un prodotto dell’intelligenza collettiva e verrà condiviso in anteprima durante il Festival Scirarindi in programma il 23 e 24 novembre 2019 a Cagliari, presso la Fiera del Mediterraneo.

Specificamente, sabato 23 dalle ore 15. 30 alle 17, nel palazzo dei congressi, terremo una tavola rotonda per presentare il Manifesto che stiamo co-creando e cui vi invitiamo a partecipare.

L’invito è aperto a tutte le persone e le organizzazioni che desiderano sperimentare approcci trasformativi per creare sviluppo sostenibile e contribuire a proporre soluzioni a diverse problematiche della nostra regione, tra cui ad esempio la brevità della stagione turistica, lo spopolamento delle aree interne, l’inquinamento da plastica e altre sostanze, la mancata valorizzazione congiunta del patrimonio culturale e l’eccessiva focalizzazione sulla dimensione balneare della nostra regione.

L’approccio é basato sull’intelligenza collettiva per trovare alternative costruttive a bisogni comuni favorendo la connessione delle persone con sé stesse, gli altri e la Madre Terra.

Premessa:

Di cosa parliamo quando parliamo di (eco)turismo responsabile?

Negli ultimi decenni, consapevoli che il turismo è tra le più potenti industrie del secolo e che spesso non è un fenomeno positivo e sostenibile, un crescente numero di viaggiatori, operatori del settore e di organizzazioni anche  internazionali ha focalizzato l’attenzione sull’approccio migliore per creare vantaggi per tutte le persone coinvolte nel mondo dei viaggi.

Il turismo responsabile si è focalizzato sulla valutazione dell’impatto etico sulle popolazioni locali ospitanti e sul loro sviluppo socioeconomico, fondendosi nel tempo con il turismo sostenibile, che si poneva la questione delle ricadute a livello ambientale. L’ecoturismo privilegiava le esperienze in ambito naturale senza per forza doversi porre il problema della sostenibilità.

Qui usiamo la parola (Eco)Turismo Responsabile riferendoci ai i movimenti di persone motivati dal piacere della ricerca, della scoperta e dell’incontro con altre culture e territori, nei quali il focus è posto sulla valorizzazione dell’ambiente naturale e culturale, dell’autenticità e della costruzione di relazioni umane amichevoli alla ricerca di impatti positivo a livello sociale.

In sintonia con la proposta di Alleanza per il turismo sostenibile in Sardegna ALTURS, creata dalle associazioni Touring Club Italiano, Slow Food, Italia Nostra e dall’ AiITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile, il Manifesto della rete per l’ecoturismo vuole creare localmente sinergie e progetti concreti tra operatori professionali di diversi settori.

Sono invitati gestori di strutture di ospitalità, organizzatori di attività esperienziali, produttori di cibo organico, di alimenti e prodotti naturali per la cura della casa e della persona,  operatori del mondo della salute olistica e del benessere esistenziale, intermediari, esperti di mobilità, artisti, operatori culturali e chiunque voglia unirsi alla costruzione di una piattaforma collaborativa  condividendo la visione ispirata alle etiche della  Permacultura: Cura per la  Persona, Cura per la Madre Terra e condivisione equa dei vantaggi prodotti.