VITA INTERIORE – Al Festival di Scirarindi Incontro con il mistico Yoginam Abbahjì

Yoginâm Abbahjì al Festival di Scirarindi

Ospite d’eccezione della sezione Vita Interiore di Scirarindi16 è il mistico contemporaneo ex funzionario dell’Onu Yoginâm Abbahjì, che condividerà con il pubblico della manifestazione la sua esperienza spirituale. Uomo di grande presenza ed energia, egli ha sempre sperimentato la vita in primo luogo come un processo interiore, rispetto al quale circostanze e avvenimenti esterni sono del tutto secondari. La vera avventura, per lui, non è stata la carriera professionale ma il viaggio dell’anima. Abbahjì è un uomo che si può definire libero perchè ha realizzato lo stato naturale definito con diversi nomi quali Samadhi, Satori, Unione Mistica, ecc. e vive in completa armonia con tutto ciò che esiste.

Migliorare il mondo non è una questione di grandi idee, ma comincia con un radicale perfezionamento di se stessi attraverso la graduale comprensione dell’essenza e del significato del proprio essere.

Due gli appuntamenti:

Sabato 26 Novembre ore 16.30 (Pad I, Primo Piano, Sala grande): “Intervista a Yoginâm Abbahjí” con Cristina Pusceddu e Giovannella Dall’Ara

Uomo davvero poliedrico – Yoginâm Abbahjí, filosofo, scrittore, poeta mistico e healer, dopo essere stato per 20 anni alto funzionario dell’ONU– è ora una guida spirituale che prosegue, nell’attuale società secolarizzata e globalizzata, l’antica tradizione del Sufismo persiano. Cristina Pusceddu  e Giovannella Dall’Ara, promotrici del Festival di Scirarindi, dialogheranno con lui sulle sfide della vita contemporanea

E’ questo il tempo in cui le grandi ideologie sono obsolete e le religioni hanno perduto la loro vera natura, il tempo in cui tutto è in vendita…in quest’ epoca, come gli antichi saggi hanno predetto, c’è un solo modo di sintonizzarsi con l’essenza dell’essere, ed è sacralizzare le nostre vite, comprendendo la natura trascendentale di ogni istante

Domenica 27 Novembre ore 20:00 (Pad I, Primo Piano, Sala Grande) “Il cuore di un’antica spiritualità a misura dei bisogni dell’uomo contemporaneo, serata di parole suoni e meditazioni con Yoginâm Abbahjí

Abbahji mette a disposizione del pubblico del Festival la sua presenza e le sue specifiche forme di meditazione per creare una atmosfera di ricezione e contemplazione, per aprire lo spirito a nuovi orizzonti interiori attraverso il cuore di un’antica spiritualità atemporale. L’invito a partecipare è rivolto a chi vuole sviluppare sè stesso per contribuire con la propria vita a un mondo di bellezza e di amore, seguendo il precetto antico ma sempre attuale del famoso oracolo di Delfi: “Conosci tè stesso”.

Durante la serata: meditazione con l’arpa, danza della pace, blessing