A Scirarindi incontriamo il Wing Chun, la Monaca Shaolin e l’arte di difendersi senza offendere

Tra le iniziative speciali del festival Scirarindi non poteva mancare un’arte marziale antichissima della famiglia del Kung Fu. Il Wing Chun è nato centinaia di anni fa da una Monaca Shaolin Ng Mui con l’obiettivo di creare una tecnica di difesa personale adatta anche alle donne.

Infatti il Wing Chun non è basata sull’uso della forza fisica anzi è un sistema di combattimento che abbatte ogni distinzione di peso, età, altezza o sesso. Quindi negli anni è stata adattata ad essere uno strumento pratico di difesa personale da strada.

Con la pratica si sviluppano o valorizzano fluidità, istintività, sensibilità e cedevolezza poiché il principio è imparare a sfruttare la forza dell’avversario o privare l’avversario della propria potenza.

Diventa utile così anche per gestire le proprie paure e la propria aggressività allenando il corpo a movimenti facili ed efficaci. È inoltre utile a sviluppare una centratura psicofisica e a poter gestire il proprio spazio con consapevolezza e presenza.

Questa arte marziale, studiata assiduamente da Bruce Lee, oltre a insegnare i rudimenti della difesa porta maggiore sicurezza in sé stessi, benessere e nuove capacità di problem solving.

Si potrà approfondire in una serie di  incontri dedicati: domenica 24 novembre ci sarà una presentazione con Furio Piccinini e Massimo Paganin e nel pomeriggio è in programma il laboratorio pratico di Wing Chun tradizionale dove Furio e Massimo saranno affiancati dalla coach Cinzia Contreras.

Furio Piccinini ha all’attivo oltre 26 anni di pratica nella disciplina e ha avuto il privilegio di insegnare presso la scuola di Hong Kong per conto del GM Sam Lau. Attualmente è l’allievo più avanzato al mondo del Gran Maestro, con esclusione del figlio. È tecnico federale FIWuK e fondatore del Settore Wing Chun.

Le arti marziali sono uno strumento di crescita personale e di promozione del benessere antichissimo. A questo si aggiunge che l’esperienza dell’imparare a stare in un “combattimento” è la strategia che insegna al sistema “uomo” di confrontarsi con l’altro e con la socialità potendo mettere in campo conoscenze innate del corpo e raffinati saperi tradizionali.

Qui il calendario degli incontri