Una laurea in Veterinaria conseguita a Sassari quando aveva 25 anni, oggi Monica può vantare 30 anni di carriera trascorsi a prendersi cura degli animali, dei suoi “rottami” come lei stessa li definisce. “Sono una donna fortunata perché la vita mi ha regalato la possibilità di fare della mia passione il mio lavoro” e Monica di passione ne ha davvero tanta e la clinica Duemari di Oristano, vera eccellenza per la cura degli animali nell’Isola, ha porte sempre aperte per centinaia di esseri abbandonati, maltrattati o, peggio ancora, torturati.
Ed è stato, forse, per un gioco del destino che proprio grazie ad uno dei suoi “rottami” Monica e la sua squadra della clinica Duemari hanno conquistato gli onori della cronaca nazionale.
Vi ricordate di Palla la cagnolina ritrovata in gravissime condizioni a causa di un laccio di nylon stretto intorno al collo? La sua storia fece in pochissimi giorni il giro del web e delle tv attivando una sorprendente catena di solidarietà. Il cappio era talmente stretto che aveva compromesso circolazione, nutrizione e respirazione rendendo la sua testa dolorante e gonfia come una palla. Subito ricoverata presso la Clinica Duemari, seppur con evidenti difficoltà cliniche, Palla fu salvata e oggi è un simbolo di speranza per tutti gli animali maltrattati…
Lei è l’ispiratrice e la testimonial della Onlus “Effetto Palla” che aiuta gli animali di nessuno, ammalati e con ferite, li cura e una volta in piena salute, cerca per loro un’adozione. La Onlus è stata insignita del premio “Non sprecare 2016” per l’efficacia degli interventi e delle cure a beneficio degli animali abbandonati, un vero scandalo che nasce anche dall’indifferenza e dall’ignoranza. Uno scandalo che riduce gli animali a scarti, sprecando tutta la loro bellezza e la loro funzione accanto agli uomini.
GLI APPUNTAMENTI DI MONICA PAIS A SCIRARINDI 2018
DOMENICA 2 DICEMBRE ORE 12.30 SALA A Palazzo dei Congressi “Effetto Palla: il volontariato circolare, da Palla al Brasile”
E poi, sempre domenica, alle ore 16.00 SALA GRANDE Padiglione I, primo piano “Donne che cambiano il mondo…in meglio“: