Anche quest’anno il Festival Scirarindi si pone come un punto di riferimento per quanti hanno a cuore la salute del pianeta, la sostenibilità ambientale, agropastorale, economica e sociale.
Mangiare meno e mangiare meglio, tagliare i consumi di carne per dare una possibilità in più alla Terra, consumare prodotti locali e stagionali per consentire alle comunità di vivere in modo dignitoso, portando avanti le loro tipicità e tradizioni agroalimentari.
Giunto alla sua nona edizione negli anni il Festival Scirarindi ha visto crescere il Padiglione Food con prodotti di grande qualità, proposti da aziende e piccoli produttori che lavorano in Sardegna con impegno per sostenere l’economia locale in modo buono, pulito e giusto.
Partiamo con l’illustrare ciò che è possibile degustare, provare, acquistare dalla ristorazione, che anche quest’anno vede brillare, tra gli altri, le stelle del ristorante rurale L’Ulivo di Gonnosfanadiga, dove assaporare le ricette espressione dell’Isola; e ancora il Panificio Porta con le sue pizze gourmet a lunga lievitazione, la cucina indiana esempio di “world food” di Tandoori, le dolcezze di Chocogioia, le specialità di Mangiogiusto e Biora solo per citare alcune proposte.
Nel Padiglione è possibile fare la spesa completando il classico paniere di tutto ciò che serve in cucina: pani, paste, olio, vino, spezie, formaggio, frutta, verdura, legumi, birre ed altro ancora.
Tra le food experience, esperienze di gusto immersive, interattive e formative, segnaliamo lo stand del pastry chef Gian Piero Loddo, la pasticceria di Raimonda Fulghesu, con le ricette tradizionali di Laconi ma non solo; il cioccolato di VaiCacao, l’arte della maestra di pane e paste Norma Argiolas, con la sua sapienza quartese.
Con decine e decine di espositori, la maggior parte dei quali piccoli o piccolissimi produttori, provenienti da tutta la Sardegna, anche quest’anno il Festival propone prodotti e pietanze slow, attente all’ambiente, rispettose delle tradizioni e delle comunità locali.